L’edilizia è un’industria vastissima, responsabile e necessaria per la realizzazione di intere città, dai progetti di edilizia residenziale a progetti di edilizia commerciale. La realizzazione di queste opere comporta impegno e fatica, ed è per questo che le condizioni di lavoro nel settore edile vengono classificate ad alto rischio infortunio.
In particolare, quando si tratta di lavori in quota, e quindi di tutti quei lavori svolti ad un’altezza superiore o uguale ai 2 metri, gli operatori dovrebbero sempre disporre di specifici sistemi anticaduta che garantiscano il loro diritto alla sicurezza. L’obbligo di utilizzo e il tipo di sistema anticaduta più adatto, variano a seconda del rischio a cui ogni lavoratore è sottoposto.
Un particolare sistema anticaduta dall’alto, utilizzato di frequente per la sua funzionalità, è quello delle linee vita. Questo sistema viene installato sui tetti, o comunque sulle strutture in quota, ed è composto da una serie di punti di ancoraggio che vengono collegati ad un cavo di acciaio inossidabile, tenuto in tensione. A questo cavo vengono collegati degli specifici DPI (dispositivi di protezione individuale) che devono essere indossati dai lavoratori.
Alcuni esempi di DPI che gli operatori devono utilizzare sono il caschetto, le scarpe antinfortunistiche, i guanti, le mascherine protettive, le cuffie antirumore, il giubbottino catarifrangente, le ginocchiere e per ultima, ma fondamentale per un corretto utilizzo del sistema anticaduta, l’imbragatura: questo DPI viene infatti collegato alle funi che andranno ad agganciarsi al cavo in acciaio della linea vita.