L’obbligo delle linee vita: come e quando devono essere usate
Sistemi anticaduta

L’obbligo delle linee vita: come e quando devono essere usate

1 marzo 2022

L’edilizia è un’industria vastissima, responsabile e necessaria per la realizzazione di intere città, dai progetti di edilizia residenziale a progetti di edilizia commerciale. La realizzazione di queste opere comporta impegno e fatica, ed è per questo che le condizioni di lavoro nel settore edile vengono classificate ad alto rischio infortunio.

In particolare, quando si tratta di lavori in quota, e quindi di tutti quei lavori svolti ad un’altezza superiore o uguale ai 2 metri, gli operatori dovrebbero sempre disporre di specifici sistemi anticaduta che garantiscano il loro diritto alla sicurezza. L’obbligo di utilizzo e il tipo di sistema anticaduta più adatto, variano a seconda del rischio a cui ogni lavoratore è sottoposto.

Un particolare sistema anticaduta dall’alto, utilizzato di frequente per la sua funzionalità, è quello delle linee vita. Questo sistema viene installato sui tetti, o comunque sulle strutture in quota, ed è composto da una serie di punti di ancoraggio che vengono collegati ad un cavo di acciaio inossidabile, tenuto in tensione. A questo cavo vengono collegati degli specifici DPI (dispositivi di protezione individuale) che devono essere indossati dai lavoratori.

Alcuni esempi di DPI che gli operatori devono utilizzare sono il caschetto, le scarpe antinfortunistiche, i guanti, le mascherine protettive, le cuffie antirumore, il giubbottino catarifrangente, le ginocchiere e per ultima, ma fondamentale per un corretto utilizzo del sistema anticaduta, l’imbragatura: questo DPI viene infatti collegato alle funi che andranno ad agganciarsi al cavo in acciaio della linea vita.

Quando usare le linee vita: le norme di riferimento

Quando si tratta di lavori in quota, ci sono delle specifiche norme a cui è obbligatorio attenersi:

  • Decreto legislativo 235/2003: questo decreto definisce e determina i requisiti minimi di sicurezza e di salute nell’uso delle attrezzature in quota.
  • Decreto legislativo 81/2008: il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, invece, definisce l’utilizzo e l’installazione delle linee vita. Nello specifico, l’ 115 determina che “qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva, è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione idonei per l’uso specifico composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, conformi alle norme tecniche, quali i seguenti: assorbitori di energia, connettori, dispositivo di ancoraggio, cordini, dispositivi retrattili, guide o linee vita flessibili, guide o linee vita rigide, imbracature”.
    In altre parole, le linee vita sono un sistema anticaduta da usare in supporto alle misure di protezione collettiva, come ponteggi, reti di sicurezza oppure ancora parapetti, ma sono obbligatorie in tutti quei lavori che devono essere svolti ad un’altezza superiore o uguale ai 2 metri e per cui non sono previsti questi sistemi di protezione collettiva.
  • Leggi regionali: queste leggi prevedono deroghe e prescrizioni particolari a seconda delle situazioni di ogni regione, ma generalmente definiscono l’obbligo di dotare e installare precisi sistemi di protezione permanenti negli edifici per determinate occasioni come: la costruzione di nuovi edifici, la manutenzione straordinaria e talvolta anche la manutenzione ordinaria.

In generale, quello delle linee vita è un sistema anticaduta particolarmente indicato per tutti i lavori brevi e circoscritti, ma che va comunque integrato con altri sistemi di sicurezza tanto più il rischio per il lavoratore si fa elevato. Per garantire un buon livello di sicurezza degli operatori, è quindi opportuno installare le linee vita durante le attività di manutenzione, di cambio delle tegole, durante la pulitura delle grondaie o durante la riparazione di pannelli fotovoltaici; in generale, è opportuno installarle durante tutte le attività di ispezione e di controllo.

Chi deve fare il collaudo delle linee vita

In merito alle attività di collaudo dei sistemi anticaduta è bene fare riferimento alle norme UNI, anche se si tratta di norme di tipo volontaristico e non obbligatorio. Nello specifico, la norma tecnica di riferimento UNI 11560:2014 è quella che definisce le modalità di progettazione, installazione e verifica degli ancoraggi. Si tratta di una norma che non prevede specifiche procedure di collaudo, ma tratta solamente di verifica statica e di dichiarazione di idoneità statica.

Questa verifica statica e la dichiarazione di idoneità statica devono essere effettuate dall’installatore, che deve valutare e garantire l’idoneità della tipologia di ancoraggio rispetto al tipo di materiale della struttura. L’ispezione prima e dopo del montaggio deve essere effettuata anch’essa dall’installatore e deve essere eseguita in accordo alle istruzioni fornite dal fabbricante dei dispositivi di sicurezza, dal progettista del sistema di ancoraggio e dal progettista strutturale.

Pegaso srl è una realtà specializzata sia nella produzione che nell’installazione di linee vita. La scelta di affidarsi solamente a installatori alle proprie dipendenze permette a Pegaso di offrire un servizio completo, altamente professionale e affidabile. Pegaso si impegna attivamente per garantire il diritto alla sicurezza di ogni lavoratore, perché sa che ogni errore in fase di installazione può generare conseguenze gravissime.

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