Sicurezza e spazi confinati: quali DPI usare

Nell’ultimo decennio si sono verificati molteplici infortuni, anche mortali, all’interno di ambienti e spazi confinati, coinvolgendo non solo i lavoratori ma anche gli stessi soccorritori che sono accorsi in aiuto senza tenere conto delle adeguate misure di sicurezza.

Quando si parla di spazi confinati si intendono degli ambienti di ampiezza molto ridotta, parzialmente o totalmente chiusi, a cui si accede tramite aperture limitate. Consentono l’ingresso e il passaggio di una sola persona per volta, impedendo di compiere movimenti ampi ed agevoli. Ad esempio, fanno parte degli spazi confinati: vasche, silos, pozzi, cunicoli, condutture, serbatoi, camini, fogne, intercapedini, reattori, cisterne.

Il livello di pericolo a cui sono sottoposti i lavoratori di questo settore è elevatissimo, soprattutto nel momento in cui si verifica mancanza di ossigeno, fuga di gas o vapori infiammabili, inalazione di fumi nocivi, ustioni per contatto con parti dalle temperature elevate, schiacciamento, scivolamento e intrappolamento.

Prima di consentire l’accesso negli spazi confinati ai lavoratori, è necessario l’intervento dell’RSPP. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il cui compito riguarda la valutazione dei rischi e la pianificazione delle misure di sicurezza, deve valutare e scegliere la migliore attrezzatura sul mercato per garantire la piena protezione dei lavoratori dai rischi professionali connessi allo svolgimento delle proprie mansioni. Oltre a ciò, dovranno essere effettuati dei corsi di formazione ed addestramento specifici in modo da preparare al meglio i dipendenti all’uso delle attrezzature e alla prevenzione di potenziali pericoli.

Pegaso Anticaduta dispone di soluzioni innovative pensate per agevolare il lavoro degli operatori, facilitare il sollevamento di carichi e soccorrere le persone all’interno degli spazi confinati, che essendo molto angusti e stretti non permettono l’uso di normali attrezzature.

Sono quattro i principali DPI proposti da Pegaso:

• Anticaduta retrattile con funzione di recupero HSRG: permette un’installazione in pochi secondi per procedere con il sollevamento di soccorso. Il cavo ha una lunghezza variabile da 10 fino a 30 metri, con tecnologia di frenata e anticaduta.
• Tripode mobile e fisso PRO II e ECO II: si tratta di una struttura totalmente in alluminio che può essere regolata in altezza. È dotata di pulegge di rinvio, dispositivi di ancoraggio con recuperatore, ed eventuale verricello per il sollevamento/calata di materiali.
• Braccio di sollevamento PHK II-S: realizzato totalmente in acciaio, è stato progettato per il soccorso degli operatori e per il sollevamento di carichi. Possiede un ampio raggio d’azione che permette di operare con flessibilità, inoltre sono presenti due guide per cavi con cui assicurare i lavoratori ed è regolabile in altezza.
• Braccio di sollevamento PHK II-E: è adatto ai settori delle imprese di smaltimento, alle industrie alimentari, alle raffinerie ma anche ad impianti eolici e idrici. È omologato per il sollevamento di tre persone, inoltre l’angolazione del braccio è regolabile ed è possibile una rotazione di 360°.

Le aziende che hanno bisogno dei sistemi di sicurezza targati Pegaso sono numerose ed appartenenti ad ambiti differenti, dal settore industriale, a quello agricolo, fino a quello residenziale. Per questa ragione, Pegaso si occupa di tutti gli step, dalla progettazione all’installazione, e realizza prodotti su misura per soddisfare le specifiche esigenze dei clienti. Effettuiamo sopralluoghi e studiamo assieme all’RSPP la soluzione più adatta per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Affidati a Pegaso Anticaduta e scopri i dispositivi di sicurezza per gli spazi confinati in linea con le tue esigenze! Aiutaci nella nostra missione di rendere il posto di lavoro un luogo più sicuro!