Sistemi per la sicurezza negli spazi confinati

Non esiste una definizione formale su quale sia lo spazio confinato, nemmeno all’interno della normativa riguardante la sicurezza sul lavoro. Tuttavia, è possibile fare riferimento alla normativa tecnica internazionale (standard OSHA 1910.146, OHSA1926.1200 e documento NIOSH 80-106) per ricavare delle definizioni di spazi confinati.

Gli spazi confinati, quindi, sono quei cantieri di lavoro in cui le possibilità di movimento sono ostacolate dall’angustia del luogo e nei quali la presenza di sostanze tossiche o di possibili fattori di rischio (eventualità di caduta, scarsità di ossigeno, pericolo di incendio, eccesso di umidità o di confinato in seguito a un incidente, un crollo o a modifiche di costruzione.

La normativa in materia di sicurezza negli spazi confinati purtroppo non si presenta in maniera organica, lasciando troppi spazi d’interpretazione.

Quando si parla di sicurezza sul lavoro il testo principale a cui guardare è sempre il D.lgs. 81/2008, il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, ma la persistenza di un elevato numero di incidenti e decessi proprio negli ambienti confinati ha spinto, nel 2011, all’emanazione del DPR 177/2011, il Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 che indica le norme per la qualifica di aziende e operatori preposti al lavoro in questi luoghi nonché le procedure generali di sicurezza da seguire per svolgere l’attività lavorativa negli spazi confinati e/o negli ambienti con sospetto inquinamento:

Tra gli obblighi di cui le aziende devono farsi carico vi sono:

• formazione e addestramento con verifica di apprendimento e aggiornamenti costante per tutto il personale;
• obbligo, per le imprese che eseguono lavori in spazi confinati, di disporre di almeno il 30% di personale esperto, ovvero personale con almeno 3 anni di esperienza di lavoro in spazi confinati;
• obbligo, da parte del committente, di informare il personale dei rischi presenti nel cantiere o nell’area di lavoro con un incontro che deve durare almeno un giorno;
• obbligo, per il datore di lavoro, di individuare un rappresentante esperto in materia di sicurezza sul lavoro;
• obbligo, per le imprese che svolgono attività lavorativa in spazi confinati, di dotarsi di adeguati DPI e attrezzature necessari a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. calore ecc.) unita alla difficoltà di movimento e alla possibilità d’intrappolamento e seppellimento può mettere in grave pericolo la vita dell’operatore.

Gli esempi più immediati di spazio confinato possono andare dalle tubature fognarie ai pozzi, passando per i silos, le camere di combustione dei forni, le cisterne aperte o gli scavi angusti, le stive delle navi, ma in realtà un luogo di lavoro prima sicuro può tramutarsi in uno spazio.

Una delle definizioni di spazio confinato specifica proprio l’inadeguatezza del luogo alla permanenza stabile da parte di una persona. Si tratta quindi di ambienti il cui abbandono deve poter essere garantito in maniera tempestiva e sicura.

Alcuni dei rischi che corrono gli operatori in questi spazi comprendono l’asfissia, il seppellimento, la caduta, l’annegamento, la folgorazione, l’ustione o lo schiacciamento. In tutti questi casi un soccorso adeguato e immediato può determinare la differenza tra la vita e la morte. Le soluzioni Pegaso sono progettate e realizzate proprio per fornire un ausilio essenziale che tutela il lavoratore prevenendo eventuali cadute e permette di intervenire in maniera pressoché istantanea per sottrarlo al pericolo in atto o per agevolare il recupero in caso di incoscienza o impedimenti fisici all’uscita autonoma.

Che si tratti dell’estrazione verticale dell’addetto alla pulizia di un pozzo o dello spostamento di un masso che ostruisce l’uscita da una tubatura in seguito ad un crollo, i DPI per la sicurezza di chi lavora negli spazi confinati o soggetti ad inquinamento sono strumenti imprescindibili per la garanzia di protezione e per il soccorso di chi svolge questi compiti delicati e pericolosi.

Non è solo la velocità di estrazione ad essere determinante. Nel caso non si sia potuto prevenire l’incidente, la possibilità di prestare soccorso il più rapidamente possibile e di mettere il lavoratore nelle condizioni di ricevere le cure più adeguate può rappresentare una differenza sostanziale per la sua salute.

Pegaso Anticaduta ti propone un’ampia gamma di Dispositivi di Protezione Individuale appositamente progettati e realizzati per garantire la sicurezza del personale che opera in ambienti confinati e agevolare il lavoro.

Tra i nostri prodotti puoi trovare le attrezzature necessarie ad ottemperare agli obblighi di legge e soprattutto a proteggere e soccorrere il personale impegnato nelle operazioni.

Oltre ai tripodi per l’ancoraggio, la discesa e il recupero degli operatori negli spazi angusti ti proponiamo anche gru e gru mobili con base H per la calata e il recupero del personale o per la movimentazione di carichi e materiale pesante e i bracci di ancoraggio sospeso estensibili per la sicurezza degli spazi confinati con accesso orizzontale.

Tutta la nostra strumentazione è costruita con materiali di qualità che la rendono sicura, leggera e maneggevole ed è conformi alle più importanti normative europee di riferimento.

Oltre a queste soluzioni essenziali per la sicurezza negli ambienti confinati Pegaso Anticaduta fornisce anche tutti gli accessori pensati per ottimizzare il loro impiego, ad esempio imbraghi e rilevatori di gas.

Quando si parla di sicurezza sul lavoro Pegaso Anticaduta è l’azienda di riferimento a cui rivolgersi e un partner sicuro su cui contare per garantire la tutela degli operatori che si muovono in ambienti pericolosi e ristretti.

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