La lotta per la sicurezza negli spazi confinati
Spazi confinati

La lotta per la sicurezza negli spazi confinati

15 gennaio 2021

Lo spettro degli Spazi Confinati: come garantire una via di salvezza

Nell’ambito dei lavori edili, dell’industria e delle aziende il tema della sicurezza negli spazi confinati è all’ordine del giorno. Ma a cosa ci riferiamo, nello specifico, con questo termine?

Possono essere ambienti o spazi confinati vasche, silos, camini, pozzi, cunicoli o canalizzazioni, fogne, stive, intercapedini, serbatoi, condutture, cisterne, autobotti e ancora camere di combustioni e reattori dell’industria chimica. Insomma, tutti quegli ambienti stretti e angusti nei quali non è facile accedere ed è arduo e pericoloso uscirne!

Ma quali sono i pericoli più comuni che possono portare ad incidenti negli spazi confinati?

Il ventaglio del rischio negli spazi confinati è ampio e, purtroppo, racchiude in sé una serie di pericoli mortali. Per rendersi conto della pericolosità della materia che stiamo trattando, basti pensare che, secondo i dati INAIL, addirittura il 50% degli infortuni avvenuti in spazi confinati porta alla morte. Questo dato così preoccupante è solitamente dovuto o alla conformazione dello spazio confinato o dell’inadeguatezza dell’attrezzatura da lavoro usata: con questi presupposti, anche un piccolo infortunio o una sottile svista dati dall’errore umano possono avere conseguenze più gravi del previsto.

Tra i maggiori rischi di infortunio, troviamo:

  • caduta dall’alto, urti, contatti con parti taglienti, scivolamenti, seppellimenti, annegamenti, esposizione ad agenti biologici, contatti con tensione elettrica, intrappolamento;
  • claustrofobia dovuta alla permanenza in ambienti angusti;
  • asfissia per mancanza di ossigeno o problemi dovuti all’eccesso di ossigeno;
  • intossicazione per inalazione o per contatto con sostanze pericolose;
  • ustioni per contatto con pareti a temperatura troppo alta o troppo bassa o per esplosioni dovute alla presenza di gas o vapori infiammabili.

Spazi confinati e sicurezza sul lavoro: come salvaguardarsi in tali situazioni?

I rischi legati alla permanenza o al transito in spazi confinati sono molteplici e tutti ad alto rischio, è pertanto necessario dotarsi di tutti gli accorgimenti e, in particolare, dell’attrezzatura necessaria per garantire all’operatore un costante collegamento con gli addetti che si trovano all’esterno, pronti a un suo recupero tempestivo e sicuro, in qualsiasi momento. Quando si parla di spazi confinati, la sicurezza sul lavoro non è uno scherzo.

Tra i sistemi studiati per fornire protezione agli operatori e aiutare nel soccorso delle persone, troviamo:

  • anticaduta retrattili con funzione di recupero per operazioni di soccorso, che permettono un’installazione sicura in pochi secondi;
  • tripodi mobili e fissi, ideali per le operazioni in cui lo spazio confinato è sotto il livello della strada, come ad esempio in tombini oppure cisterne interrate;
  • gru di recupero, ideali per quelle situazioni in cui l’ancoraggio della gru stessa deve essere eseguito sul perimetro dello spazio in cui ci si deve calare, come ad esempio vasche di decantazione, oppure silos/cisterne orizzontali.

A quale prodotto affidarsi per la sicurezza negli spazi confinati?

Muoversi nel delicato mondo della sicurezza sul lavoro e degli spazi confinati non è semplice, diventa pertanto necessario affidarsi ad un esperto del settore. Pegaso, che da ormai 10 anni lavora al servizio della sicurezza delle aziende italiane a fianco di RSPP e HSE, e imprese, ha studiato una serie di soluzioni per garantire la salvaguardia da incidenti e infortuni. A seguito di una consulenza personalizzata, saprà indicarti la soluzione per prevenire gli incidenti negli spazi confinati più adatta alle tue esigenze.