Infortuni sul lavoro: dati e statistiche del 2021
Sistemi anticaduta

Infortuni sul lavoro: dati e statistiche del 2021

6 luglio 2022

È un argomento giornalmente discusso, purtroppo. Guardando ai dati e alle statistiche del 2021 rispetto al 2020 i numeri parlano chiaro: gli infortuni sul lavoro sono aumentati rispetto al 2020. I dati Inail aggiornati e diffusi a febbraio 2022 hanno messo in risalto dei numeri sicuramente difficili da confrontare con l’annata precedente, caratterizzata dall’emergenza coronavirus, ma significativi per ricordare che gli infortuni nel mondo del lavoro continuano ad essere molto elevati e che è necessario contrastarli.

Le denunce presentate all’INAIL nel 2021

555.236 sono il totale delle denunce presentate all’INAIL nel corso del 2021. Dati impressionanti se si pensa che la media giornaliera è pari a 1.521 casi di infortuni nel mondo del lavoro e che sono lo 0,2% in più rispetto al 2020. 

Se vogliamo focalizzarci sul nostro settore di riferimento, dati alla mano, le cadute dall’alto rappresentano quasi un terzo degli infortuni sul lavoroe tale caduta si dimostra essere l’infortunio più frequente. Un dato chiaro tanto quanto esaustivo del fatto che è necessario migliorare sempre di più la sicurezza all’interno degli ambienti e dei cantieri edili, se non fondamentale. Normalmente gli ambienti lavorativi in cui viene richiesta più attenzione nel rispettare le norme e prevenire i fattori di rischio sono i cantieri temporali e mobili, in cui le statistiche dimostrano come gli infortuni siano particolarmente alti. La definizione di lavori in quota, in ogni caso, non riguarda solo i contesti sopra citati: comprende, infatti, tutte le attività lavorative che, rispetto a un piano stabile, portano il lavoratore a operare a più di 2 metri di altezza.

Il rischio principale connesso alle attività lavorative in quota è chiaramente la caduta dall’alto. Da considerare però inoltre ci sono poi tutti i rischi che sono conseguenze dirette della caduta dell’operatore.

La normativa

La normativa di riferimento per i lavori in quota è il Titolo IV capo II del D.Lgs 81/08 “norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota”.

Nell’art 107 in particolare si va a definire il lavoro in quota come “attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile”.

Quando i lavori in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate è necessario scegliere le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri:

  • priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuali;
  • dimensioni delle attrezzature di lavoro in linea alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili ed a una circolazione priva di rischi;
  • scelta del tipo più idoneo di sistema di accesso ai di lavoro in quota in rapporto alla frequenza di accesso, al dislivello e alla durata dell’impiego.

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Le aziende che hanno bisogno dei sistemi di sicurezza targati Pegaso sono numerose ed appartenenti ad ambiti differenti, dal settore industriale, a quello agricolo, fino a quello residenziale. Pegaso offre un servizio chiavi in mano che va dalla preliminare valutazione dei rischi alle revisioni periodiche dei sistemi anticaduta installati. Con la messa in sicurezza del posto di lavoro attraverso la supervisione dell’HSE Manager e i sistemi anticaduta Pegaso i lavoratori possono affrontare ogni giorno in totale sicurezza.

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