Come già spiegato nel testo sull’obbligo di installazione dei presidi anticaduta in ambito privato, tutelare chi svolge lavori in quota è sempre obbligatorio.
La legge non fa distinzioni tra ambito privato e industriale, tuttavia, la natura degli interventi da svolgere può richiedere il ricorso a forme di protezione differenti.
Se gli interventi localizzati e temporanei, tipici della gestione domestica, permettono l’impiego delle linee vita, le operazioni che riguardano gli edifici industriali sono più impegnative dal punto di vista della durata, dell’estensione e del personale specializzato coinvolto. Per questo esigono il ricorso a sistemi di protezione collettiva quali reti anticaduta e parapetti .
Infatti, l’Art. 111 del D.Lgs. 81/2008 dice che, per la protezione dei lavori in quota, deve essere data “priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale” e l’Art. 115 precisa che solo in caso questo non sia possibile è consentito ricorrere a metodi di protezione differenti quali dispositivi di ancoraggio, linee vita, o altri.
Sempre più spesso noi di Pegaso Anticaduta veniamo coinvolti in progetti di messa in sicurezza o efficientamento delle coperture di grandi realtà industriali e conosciamo bene l’importanza del giusto sistema anticaduta.
I parapetti Pegaso, conformi alla normativa EN14122-3 e alle N.T.C. 2018 consentono l’accesso alla copertura a un numero indefinito di persone e il livello di sicurezza che garantiscono permette la presenza anche a personale che non si trova in possesso dell’abilitazione per i lavori in quota.
La necessità di non indossare imbragature ed essere collegati a un cavo, come nel caso delle linee vita, concede, inoltre, una maggiore mobilità e flessibilità d’intervento degli operatori.
Quando si deve accedere alla sommità di grandi macchinari per effettuarne la manutenzione o, nel caso delle autocisterne, per le operazioni di carico e scarico, c’è un solo modo per proteggere in maniera efficace e sicura l’operatore, ovvero l’installazione di una linea vita a binario rigido (tipo D). Come indica la legge, in questo caso non è possibile ricorrere a sistemi anticaduta collettivi ed è autorizzato l’uso delle linee vita.
La copertura di un edificio industriale, la sommità di un macchinario o la linea corsa di un carroponte diventano dei veri e propri cantieri di lavoro quando richiedono l’intervento di personale specializzato e, in quanto tali, sono sottoposti alla normativa prevista dall’Art. 81/08 già citato.
Secondo quanto previsto da questo testo è il committente del lavoro che deve accertarsi, con le proprie competenze o rivolgendosi a un’azienda specializzata come Pegaso Anticaduta, del fatto che il personale coinvolto opererà in sicurezza. Nel caso non fossero presenti le condizioni per garantire la tutela dei lavoratori in quota, il committente dovrà informare l’azienda o il lavoratore e provvedere alla messa in sicurezza dell’area di lavoro.
Il committente, quindi si addossa le responsabilità civili, penali e umane del lavoro.
Grazie alla lunga esperienza che abbiamo maturato negli anni lavorando con importanti e diverse realtà industriali sappiamo che questa valutazione non è sempre facile o scontata per questo offriamo ai nostri clienti un servizio chiavi in mano che va dalla preliminare valutazione dei rischi alle revisioni periodiche dei sistemi anticaduta installati.
Hai bisogno di riparare la copertura della tua azienda ma non sai come metterla in sicurezza? Parlane con i nostri esperti. Ti aiuteranno a valutare la situazione di partenza e a individuare i sistemi più adatti ai tuoi bisogni.
