Come si esegue l’ispezione e la revisione delle linee vita?
Sistemi anticaduta

Come si esegue l’ispezione e la revisione delle linee vita?

28 aprile 2023

È importante eseguire le revisioni?

Quando si parla di linee vita e di sicurezza dei lavoratori durante operazioni in quota basterebbe il buonsenso per comprendere quanto importanti e necessarie siano le periodiche ispezioni e revisioni dei sistemi di sicurezza installati per garantire uno svolgimento sicuro e agevole dei lavori.
Inoltre, le periodiche ispezioni e revisioni sono rese obbligatorie da una serie di norme vigenti che ne dettano non solo l’obbligatorietà ma anche la frequenza necessaria per una corretta garanzia della stabilità dei sistemi. La responsabilità di far eseguire le ispezioni entro i termini corretti ricade sull’amministratore dell’immobile, pertanto sul proprietario o chi delegato da esso.

Facciamo riferimento alle norme UNI EN 795:2002 e UNI 11578:2015, che dettano legge facendo riferimento a dispositivi più vecchi (795:2002) o sistemi di sicurezza più moderni (11578:2015).

Per i dispositivi più vecchi, la norma 795:2002 prevede:

  • Ispezioni visive ogni 12 mesi
  • Ispezioni approfondite degli ancoraggi ogni 5 anni

Invece, per i dispositivi più nuovi, la norma 11578:2015 prevede:

  • Ispezioni visive ogni 2 anni
  • Ispezioni approfondite degli ancoraggi ogni 4 anni

Nel caso di linee vita montate in luoghi particolarmente a rischio o con climi e condizioni particolarmente estreme, però, consigliamo di eseguire ispezioni più frequenti per garantire con la massima certezza la sicurezza durante lo svolgimento delle operazioni.

Chi può eseguire le ispezioni?

Non esiste una norma che indichi una figura unica per lo svolgimento delle ispezioni e revisioni, ma è comunque necessario disporre delle qualifiche, competenze e della formazione che deve possedere chiunque operi sui dispositivi di sicurezza. Pertanto, è consigliato far eseguire le ispezioni adinstallatori qualificati, meglio ancora se indicati direttamente dal produttore delle linee vita in oggetto.
Pegaso srl realizza e installa linee vita di tipo D, C e A. Completamente realizzate in alluminio ed acciaio inossidabile garantiscono il più alto livello qualitativo ad oggi disponibile sul mercato. Inoltre, tutte le sue linee vita sono certificate dall’ente “TUV SUD Italia” secondo le norme: UNI EN-795:2012, UNI EN-11578:2015 e CEN/TS 16415:2013. I nostri installatori conoscono i nostri prodotti in ogni minimo dettaglio, rendendosi i migliori esperti per eseguire correttamente l’ispezione, revisione e manutenzione delle nostre linee vita.

Quali tipi di ispezione esistono?

Principalmente esistono quattro tipi di ispezione:

  • ispezione preinstallazione: i materiali e i dispositivi vengono controllati accuratamente prima ancora dell’assemblaggio in luogo, per garantirne la solidità e il corretto funzionamento. Vengono poi collaudate ed ispezionate anche ad installazione finita;
  • ispezione pre-utilizzo: è bene che le linee vita e i vari dispositivi vengano controllati prima di ogni accesso ed utilizzo da parte degli operai, che in ogni caso devono procedere con la cautela necessaria allo svolgimento di lavori pericolosi;
  • ispezione periodica: è l’ispezione obbligatoria a cui facciamo riferimento in questo articolo. Viene fatta per garantire la solidità della struttura in seguito al passare del tempo e all’esposizione dei dispositivi a stress meccanici dovuti all’utilizzo e ad altri agenti stressori come gli elementi atmosferici;
  • ispezione straordinaria: è l’ispezione che viene eseguita in casi particolari. Comunemente viene effettuata quando ci si accorge che è stata saltata la regolare ispezione periodica, ma può aver luogo anche in seguito ad eventi particolari come incidenti o disastri naturali.

Quali sono le fasi di una corretta ispezione?

Un’ispezione periodica o anche straordinaria inizia sempre dallo stesso step, ossia l’analisi e il controllo della documentazione.

Il controllo documentale è il passaggio preventivo che può anche far bocciare immediatamente la struttura nel caso in cui manchino alcuni documenti importanti e necessari al corretto svolgimento dell’ispezione visiva o strumentale della linea vita.

Ma quali sono questi documenti? Il Fascicolo Tecnico, chiamato anche Elaborato Tecnico del Sistema di Ancoraggio Anticaduta è il documento che definisce le vie d’accesso al sistema, i DPI necessari al suo utilizzo, le istruzioni di impiego, le modalità di manutenzione e collaudo, i soggetti responsabili del sistema ed eventuali modifiche o variazioni applicate al sistema nel tempo.

Viene considerato completo se, al suo interno, dispone di:

  • relazione tecnica operativa firmata dal progettista. Definisce le modalità di utilizzo e le dimensioni dei DPI necessari all’uso della linea vita;
  • elaborato grafico realizzato dal progettista. Definisce i punti di accesso sicuri, le zone sicure, le zone di rischio od eventualmente non accessibili;
  • relazione di calcolo strutturale firmata dal tecnico strutturista. Definisce e accerta che il sistema è capace di sostenere e resistere alle sollecitazioni meccaniche durante al suo utilizzo;
  • prova di collaudo strutturale se prevista dal produttore o dall’installatore della linea vita. Può essere un’alternativa alla relazione di calcolo strutturale;
  • manuali d’uso dei dispositivi anticaduta;
  • registro ispezioni registro accessi;
  • manuale e registro DPI messi a disposizione dal proprietario del sistema, se previsto;
  • dichiarazione di corretta posa rilasciata dall’installatore;
  • piano di soccorso e recupero in cui vengono previste le manovre di soccorso e recupero in caso di malfunzionamento del sistema, necessario soprattutto per i sistemi a caduta trattenuta e non a caduta impedita;
  • cartello di avviso posto nei pressi dei punti di accesso, in cui si esorta la presa visione del Fascicolo Tecnico previa all’utilizzo del sistema.

Nel caso di assenza di manuali d’uso, elaborati grafici e relazioni tecniche il sistema diventa NON ISPEZIONABILE.

L’ispezione documentale inoltre mette in evidenza l’eventuale segnalazione di guasti o di danni accidentali segnalati dai lavoratori. Infine, dall’analisi dei documenti potrebbero emergere discrepanze fra le carte e il sistema reale, che permetterebbero di risalire a chi ha commesso errori di segnalazione o progettazione ed imputargli una eventuale messa a norma.

Dopo il controllo documentale? L’ispezione visiva e strumentale.

In seguito alla bocciatura o promozione del controllo documentale, il tecnico specializzato si munisce di DPI e procede con l’ispezione del sistema.

Il tecnico procede lungo la linea vita e controlla che gli elementi non presentino deformazioni, rotture ed altre alterazioni d’ogni sorta che potrebbero compromettere il loro corretto funzionamento. Oltre al check visivo viene eseguito anche un controllo strumentale o meccanico, in cui gli ancoraggi vengono sollecitati manualmente o attraverso l’utilizzo di strumenti appositi. Nel caso in cui l’ancoraggio o l’elemento in questione resista o meno alla sollecitazione si prosegue con il controllo. Vengono controllati anche eventuali cavi, è necessario che siano tutti in tensione e che non risultino troppo elastici e cedevoli alla sollecitazione meccanica. La tensione dei cavi viene poi regolata quando possibile o ne viene segnalato il mancato corretto funzionamento nel report dell’ispezione da parte del tecnico. È bene che i metodi utilizzati per il controllo degli elementi non siano metodi distruttivi che potrebbero comprometterne la solidità, in quanto un danno causato durante l’ispezione andrebbe contro al senso dell’ispezione stessa. Le metodologie utilizzabili per il controllo del sistema vengono solitamente indicate dal produttore, per evitare danni accidentali durante la fase di ispezione.

Le ispezioni approfondite degli ancoraggi vengono eseguite con una minore frequenza rispetto alla semplice ispezione visiva (ricordate le norme 795:2002 e 11578:2015) e prevedono il controllo dei punti di fissaggio del sistema alla struttura stessa. A volte questa ispezione è resa quasi impossibile per via dei vari sistemi di saldatura dell’ancoraggio, che può essere immerso nel cemento o inaccessibile perché installato al di sotto di altri materiali. In questi casi il controllo dello stato dell’ancoraggio è impossibile.

Il report dell’ispezione segnala l’eventuale necessità di eseguire una revisione sul sistema e una manutenzione dei dispositivi anticaduta, che verrà eseguita quanto prima.

Pegaso srl si occupa di ogni aspetto relativo alla revisione periodica delle linee vita. Grazie alla sua trentennale esperienza è in grado di comprendere al meglio lo stato dei sistemi anticaduta installati sugli immobili e di valutarne il livello di qualità e sicurezza. I nostri installatori qualificati eseguono anche la manutenzione dei sistemi di protezione analizzati, garantendone il corretto funzionamento nel tempo.
Per scoprirne di più, vai sul nostro sito e contattaci:
https://www.pegasoanticaduta.it/servizi/revisioni-periodiche/