Garantire la sicurezza in quota con i sistemi di protezione collettiva
Sistemi di protezione collettiva

Garantire la sicurezza in quota con i sistemi di protezione collettiva

6 ottobre 2021

Come definiti dal testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, i lavori in quota sono quelli che espongono il lavoratore ad un rischio di caduta da oltre 2 metri di altezza rispetto ad un piano stabile. Questi tipi di lavoro sono quelli più pericolosi e quindi con la più alta percentuale di infortuni.

Per prevenire questo tipo di rischio esistono diversi sistemi di protezione anticaduta, tra cui i sistemi di protezione collettiva.

I sistemi di protezione collettiva sono reti e parapetti che permettono di mettere in sicurezza un ambiente di lavoro senza limite di accesso del personale. Questi sistemi anticaduta sono ideali per proteggere i lavoratori che svolgono attività sulle coperture, sui tetti, sui lucernai o su superfici che non sono in grado di garantire una resistenza sufficiente per sostenerne il peso, e l’articolo 148 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 ne sancisce l’obbligo di predisposizione in queste situazioni a rischio.

Ma come valutare il rischio di caduta dall’alto e l’installazione dei sistemi di protezione collettivi?

L’HSE Manager garantisce la sicurezza dei lavori in quota

È qui che entra in gioco la figura fondamentale dell’HSE Manager, che si occupa di sviluppare specifiche politiche di gestione della sicurezza all’interno dell’azienda. Il compito di questa importante figura professionale è, nello specifico, quello di valutare e controllare la sicurezza all’interno dell’azienda, e quindi anche la sicurezza dei lavori in quota e delle coperture di capannoni industriali. Per fare ciò, verifica la presenza di aree ad alto rischio di infortunio che necessitano di un’attenzione particolare e vanno studiate per poter essere messe in sicurezza.

Tra i pericoli più comuni in quota, infatti, ci sono quelli legati alle condizioni atmosferiche: una superficie bagnata o ghiacciata aumenta notevolmente il rischio di incidente e può portare a conseguenze fatali.

Dopo aver valutato le aree a rischio, l’HSE Manager entra in contatto con un’azienda certificata che si occupa di sistemi personalizzati, a norma, efficienti e all’avanguardia per la messa in sicurezza delle aree che sono state individuate come critiche.  

Noi di Pegaso Anticaduta affianchiamo ogni giorno gli HSE Manager nella definizione del rischio e valutazione dei sistemi anticaduta più adatti ad ogni situazione.

Perché scegliere i sistemi di protezione collettiva Pegaso

Se il sistema anticaduta dall’alto più adatto alla situazione è un sistema di protezione collettiva, Pegaso Anticaduta ne propone due tipi: i parapetti anticaduta e le reti anticaduta.

parapetti anticaduta permanenti sono ideali per la messa in sicurezza di capannoni industriali e coperture i cui bordi non sono protetti. La struttura in lega di alluminio rende i parapetti Pegaso resistenti ed affidabili.
Le reti anticaduta sono indispensabili per le superfici sfondabili come lucernai apribili e fissi o coperture in policarbonato traslucido, particolarmente pericolose perché poco visibili. 

Con la messa in sicurezza del posto di lavoro attraverso la supervisione dell’HSE Manager e i sistemi anticaduta Pegaso i lavoratori possono affrontare ogni giorno in totale sicurezza.

Affidati a Pegaso Anticaduta e scopri tutti i nostri dispositivi di sicurezza!